L’Eurovision è diventato una cosa seria, una messa cantata con tutti i ricatti e le incongruenze morali di questa epoca in cui attivismo e marketing sono la stessa cosa. Noi iniziamo a sentire la mancanza della baracconata trash di un tempo.
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Per la rubrica Pezzi Reali: perché l’incoronazione di Carlo III andrebbe comunque vista. Ce lo spiega anche Nick Cave.
Il profilo TikTok che più mi ha scioccato nell’ultimo periodo (il che è tutto dire). Primo esempio di neorealismo digitale italiano, la storia dell’Influencer Povera.
Le classifiche di vendita dei libri, abituate a numeri risicati, sembrano arrendersi all’assalto dei successi, più o meno recenti, che si sviluppano sul social dei balletti. Conversazione sul fenomeno con TikTok, Alberto Gelsumini di Mondadori e Ilenia Zodiaco book-influencer e lettrice appassionata.
Analisi di un successo televisivo e social, la mia riflessione su Belve e Francesca Fagnani.
Capaci di catturare l’attenzione sui social, generare degne quantità di engagement e convertire l’hype in vendite, le uova post-sfogo degli influencer sono anche simbolo di rinascita (nonostante le sorprese orrende).
Tutti contro Elly Schlein finora definita sinistra Ztl, new left alle tagliatelle, gauche al ragù, cyborg dei radical chic, tovaglie di fiandra e salario minimo, riforma della costituzione con schwa e ChatGPT, BFF di Soros ma comunque votata da papà.
Chiara Ferragni, in evidente calo d’engagement, col reality che non funziona come quello delle Kardashian, ha compiuto il gesto estremo ed è salita sul palco di Sanremo: ma non è andata benissimo.
Tutto quello che non mi è piaciuto, tutto quello che mi ha fatto infuriare.
Nuovo capitolo della saga di Harold Markle, il principe che divenne rana. Dopo l’intervista da Oprah Winfrey e la docuserie su Netflix, pure l’autobiografia su cui ha messo mano J.R. Moehringer, già ghost writer di Agassi.
Anche quest’anno come ormai di tradizione torna la mia Shit Parade, la classifica delle shitstorm più assurde del 2022.