L’Eurovision è diventato una cosa seria, una messa cantata con tutti i ricatti e le incongruenze morali di questa epoca in cui attivismo e marketing sono la stessa cosa. Noi iniziamo a sentire la mancanza della baracconata trash di un tempo.
Pop Culture
Per la rubrica Pezzi Reali: perché l’incoronazione di Carlo III andrebbe comunque vista. Ce lo spiega anche Nick Cave.
Analisi di un successo televisivo e social, la mia riflessione su Belve e Francesca Fagnani.
Tutti contro Elly Schlein finora definita sinistra Ztl, new left alle tagliatelle, gauche al ragù, cyborg dei radical chic, tovaglie di fiandra e salario minimo, riforma della costituzione con schwa e ChatGPT, BFF di Soros ma comunque votata da papà.
Chiara Ferragni, in evidente calo d’engagement, col reality che non funziona come quello delle Kardashian, ha compiuto il gesto estremo ed è salita sul palco di Sanremo: ma non è andata benissimo.
Tutto quello che non mi è piaciuto, tutto quello che mi ha fatto infuriare.
Nuovo capitolo della saga di Harold Markle, il principe che divenne rana. Dopo l’intervista da Oprah Winfrey e la docuserie su Netflix, pure l’autobiografia su cui ha messo mano J.R. Moehringer, già ghost writer di Agassi.
La docuserie Netflix su Harry e Meghan è imbarazzante ma è anche la dimostrazione di com’è facile manipolare oggi la coscienza collettiva usando leve come il femminismo e la questione razziale.
Ho scritto due buone parole sulla serie più vista del momento.
La mia recensione di Vatican Girl su Netflix.
Da vedere? Sì. Esaustiva? No.
Il mio spiegone sui blind items anche nella patria degli spiegoni.