Piccole Chiara Ferragni crescono (su TikTok) tra balletti, unghie molto lunghe e almeno un breakdown mentale al mese.
Seconda puntata di TikTok, Sorrisi & Canzoni dedicata a Carlotta Fiasella.
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TikTok, Sorrisi & Canzoni. Se TikTok è la nuova tv, allora c’è bisogno di una guida per TikTok.
Prima puntata con Natasha & Jenny
Il mio spiegone sui blind items anche nella patria degli spiegoni.
Impossibile scrivere un coccodrillo vero quando c’è già The Crown. Per questo, nel mio piccolo ho voluto rendere omaggio alla più iconica donna di potere che abbiamo conosciuto, spiegando perché tengo statuette della regina sulla scrivania.
La mia analisi della campagna elettorale fino ad ora.
In sintesi: noiosa, imbarazzante e brutta da fare schifo.
Sui social, a fare la differenza stavolta saranno due cose: le shitstorm e TikTok.
C’è anche il grande ritorno di #graficobrutto che indica i candidati con più menzioni da inizio campagna. L’hype è per Giorgia Meloni, giornalmente protagonista di shitstorm: Meloni e le devianze, Meloni e il video dello stupro, vs venezuelani, vs Elodie, vs Ferragni e così via.
Si scopre inoltre che su TikTok il Pd è completamente assente. A digitare nella barra di ricerca “partito democratico” tra i primi video che vengono fuori: “10 motivi per non votare PD”, “Enrico è nipote di Gianni”, e una ragazza dai capelli viola che invita a non votare PD.
Attenzione a Conte: l’effetto Bimbe misteriosamente permane.
Le sere d’estate dei primi anni Duemila avevano il gusto del Bacardi Breezer, una specie di acqua gassata gusto lemon e orange, con un po’ di rum, che lasciava un leggero senso di stordimento, come dopo un giorno passato al mare, ma più sintetico. Bevanda ancora oggi ricordata negli uffici marketing come grande successo di creatività pubblicitaria e celebrata dagli stessi quarantenni che all’epoca neanche rientravano nella categoria 18-25 anni.
Meme, shitstorm, ironia, indignazione: sui social la crisi di governo è un trend come tutti gli altri, la sensazione più forte è la noia che si prova di fronte al già visto e già sentito.
La mia analisi sul processo Depp-Heard: 10.000 battute per 4.5 milioni di contenuti analizzati, con intervista a due tiktoker italiani che hanno seguito e raccontato il processo sui loro canali.
La novità è che non c’era solo la squadra pro-Depp contro i pro-Heard. È diventato un vero e proprio scontro tra content creator e giornali, a contendersi la grande mole di pubblico interessato a seguire la vicenda, polarizzati su due visioni diverse.
I mainstream news tutti pro-Heard, gli utenti in maggioranza pro-Depp. Nessuno ha detto (tranne me adesso) che gli utenti che hanno visto il processo in diretta e commentato sono in maggioranza di genere femminile (intorno al 70%).
Ho chiesto a due tiktoker che hanno coperto il processo se ci hanno guadagnato e della strana polarizzazioni giornali vs creator. Uno dei tiktoker è Grafene che ha realizzato il video più visto (quasi 744mila views).
StrangerThings4: insensatamente prolisso, lontano dall’essere iconico come la prima stagione, però un ottimo svuota-cervello e sblocca-ricordi.
Un’amichevole partita a scacchi tra me e Daniela Ranieri, nella dozzina del Premio Strega col suo bel romanzo “Stradario aggiornato di tutti i miei baci”.